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Blog dei e delle partecipanti al seminario di credito dall'omonimo titolo

Cap 3. “What is qualitative analysis?”

Cosa vuol dire analisi? Come si fa? Aqueste domande viene data una risposta esaustiva all’interno di questo capitolo. Secondo l’autore, analizzare significa andare oltre una mera descrizione; si cerca di approfondire ed interpretare i dati, collegantoli tra loro e classificandoli in base ad un’attenta osservazione. L’ analisi non è semplicemente ridotta ad una descrizione dettagliata di alcuni oggetti in base a dei dati o viceversa (processo deduttivo e induttivo). Se ci focalizziamo soprattutto su l’analisi qualitativa ci sono vari steps che vanno seguiti. Il primo step importante che, secondo l’autore, va seguito è il “contesto”, esistono numeosi contesti ed ogni contesto ha un significato ben preciso collegato però alla soggettività di ogni suo osservatore. Come secondo step troviamo “l’intenzione”, ovvero l’idea che ha in mente ogni singolo ricercatore che corrisponde a cosa vuole analizzare; il ricercatore si focalizza su una parte precisa del contesto. Terzo step è il “processo”, un momento in cui i diversi ricercatori confrontano le loro idee e dove numerose interpretazioni e numerosi contesti vengono in relazione. Questa fase è collegata all’idea di cambiamento, dove un pensiero e un idea possono subire delle modificazioni in base a diverse circostanze. Un punto molto importante nell’analisi qualitativa è la “classificazione” che avviene di pari passo con la “categorizzazione”. In questa parte l’autore riporta la metafora del puzzle, ovvero, se voglio costruire un puzzle devo prima analizzare ogni singolo pezzo. Questi singoli pezzi, vengono da me analizzati e categorizzati con un determinato significato. Classificare i dati, dopo una precisa e scrupolosa categorizzazione, mi permette di creare nuove connessioni e nuovi “punti di partenza” per altri dati. Nell’analisi qualitativa è molto importante creare connessioni, collegamenti (mi ricollego mentalmente alla Grounded Theory che è l’essenza più estrema dell’analisi qualitativa). Penso che la lettura di questo capitolo sia stata scelta proprio per aiutarci nel disegno della ricerca da preparare per questa settimana. La ricerca qualitativa a differenza di quella quantitativa ha molte più variabili latenti da considerare e non è facile per un ricercatore inesperto fare ricerca qualitativa e ottenere precocemente una buona interpretazione.

Debora Rodighiero

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Questa voce è stata pubblicata il novembre 16, 2010 da .